Diritti riservati: capiamo che significa?

In questo angolo della poesia pubblico quanto sento vibrare in me. E’ ovvio che tutti i diritti sono riservati, è severamente vietata la copia integrale o parziale di qualsiasi mia creazione, che sia scritta o manuale. L’amarezza di scoprire che qualcuno è talmente povero di fantasia tanto da dover “parassitare” sui lavori altrui non si cancella facilmente. Confido nel karma.
Oltretutto che le poesie nascono da momenti difficili, spesso dolorosi, che se non si vivono, non ha proprio senso impossessarsi dei miei scritti perché è come voler dissertare di quanto sia brutta la fame avendo la pancia sazia ogni santo giorno. Se volete, si può far cambio… Io riavrei indietro tanta gente morta e le mie gambe che mi potrebbero portare ovunque.

La creatività ai tempi del Coronavirus (titolo alquanto banale ma questo è)

E’ cominciata così, dal lontano Oriente, come una banale influenza a quanto pare ampiamente sottovalutata. Fatto sta che dall’alto è arrivato tassativo l’ordine di stare in casa con tutte le conseguenze del caso. Ora, non è mia intenzione scrivere qui di questo virus perché mi ci vorrebbero giorni per sciorinare tutte le complicazioni umane, psicologiche, psichiatriche, di salute varie, economiche e chi più ne ha più ne metta e sempre ammesso che ne sia in grado, però posso dire cosa ha provocato in me questo ritornello preceduto da hastag “io sto a casa”. Non ho mai avuto una brillantissima vita sociale però avermi tolto il cineforum e la mia seconda casa che altro non è che il mio negozio di fiducia dove vado approvigionarmi per la mia creatività, è stato un colpo piuttosto risentito. La cosa che mi ha fatto però avere letteralmente conati di vomito per il martellamento continuo visto attraverso tv, giornali e social è la frase suddetta la quale, mi sono resa conto con l’andare dei giorni, mi ha procurato la fobia del termine “casa” e un po’ anche per questi 4 muri che mi proteggono. Certo che mi sono adeguata, certo che mi sono rinchiusa, non c’è stato bisogno di dirmelo due volte (vi prego di risparmiarmi qui i vari fuggitivi o i vari runners dei paesi) ma a volte penso di essere nata solo per fare il bastian contrario della situazione… Tutti dicono bianco? E io dico nero. Tutti vedono blu? E io vedo rosso. Onestamente questa frase (io sto a casa),  non ho intenzione di appiccicarmela come etichetta nei vari profili elettronici che ho. Cerco pure di sfuggire il tanto celebrato arcobaleno che ormai è come il nero, può stare su tutto… o sbaglio? Perché non sono certa che andrà bene, le persone sono insostituibili e i danni ingentissimi dei quali le conseguenze andranno ben oltre aprile, luglio, settembre, dicembre e così via. Ieri, in preda ad un moto di ribellione, ho lasciato perdere case e arcobaleni e ho lasciato libera la fantasia, l’ho lasciata volare più in alto possibile perché dobbiamo tenere lo sguardo levato al cielo per non soccombere al catastrofismo circolante più che al virus in sé ed è nato l’Universo. Volevo approfondire la tecnica dei pennarelli a base d’acqua che se diluiti, ottengono degli effetti prodigiosi. Qualche distressata ai bordi con i colori a tampone e … signore e signori, ecco a voi l’Universo!! Ho raccolto nel web alcuni pensieri che sono stati espressi su questa immensità e ho voluto abbinarli ai miei cartoncini. Ad operazione ultimata, mi sono sentita meglio, più libera e ho compreso che è il caso di comperare anche l’attrezzo per metallizzare scritte o figure… 😀

 

 

Video delle creazioni

Ho pensato di creare una sezione di video dei miei lavori perché le foto non rendono bene l’idea quando si apre una explosionbox oppure si sfoglia un album. Prometto che mi impegnerò a crearne uno ad ogni lavoro: il movimento dà tutto un altro effetto rispetto alla semplice foto!

Ed ecco qui, dunque, in ordine cronologico i risultati della mia passione di carta (purtroppo non li ho di tutti).

Per questo S. Valentino 2020 è nato questo… Occhio alla freccia di Cupido!

 

Questi minialbum potete vederli in foto nell’articolo Album scrapposi